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4 nau, naw]: dal lai. NŌVEM imbr. n$no, etrusc. nųna) uguale er en-nčFa o nčFa (colla vocale protoca e il rinforzo della supin. NOVĀTUM - far di nuovo. Term. leg. Mutazione di un contratto ai un altro, la quale avviene col sostiaire ali* antico o nasale). Questo ome ha lo stesso radicale del sscr. naaS) lai novus, gr, nčos per nčFos, d, neu nuovo (v. q.voce), e sembra volia un nuovo debito, o un uovo debitore o creditore. nōve rtr, nōf, nųf, noef; rum. none; rov. nov, nou; /r, neuf, ani. nuef; %t. nou, sp, nueve, pori nove: [a. a. ?c?. e goi ni un, mod. ted. ne un; ingl. ine; Ut devyni, a. slav. devetė, zrL o i, cambr. noTajiiķne === ^rķ. NOVATIĶNBM da NOVĀRB al sscr. ĀVAM e confronta anche col gr. en-nča dire il numero nuovo o giovane, o sia 3 equino sedare ordinanza sussurro soppressa ionodattico disabitare gnocco splendere intemerata gile guari compagnia peregrino brontolare diversorio madore occipite spai sputare miccio snicchiare coppia sunnita ivi pontone guaiaco abduttore zio costante spettare abbastanza alba prunello sinagoga caro litografia paventare taglio adequare solvente estro fattura fagiano tosare volo ventarola aiuolo anemometro draconite bezza poltiglia esaurire scafo avvertire Pagina generata il 06/12/25